“Per millenni l’energia rinnovabile del sole […] è stata l’unica ad alimentare lo sviluppo delle società umane […] sono giunte testimonianze di come questo elemento sia stato considerato la base stessa della vita ed il fondamento di una crescita economica e sociale, culturale e spirituale.”
Dal punto di vista energetico e tecnico-scientifico l’avvento di una “società solare” è del tutto possibile, dato che l’energia che la Terra riceve dal Sole ogni anno supera ampiamente i consumi umani: è pari a circa 15.000 volte l’energia che l’uomo produce commercialmente utilizzando il petrolio e tutte le altre fonti.
Perchè installare un impianto fotovoltaico?
- Installare sul proprio tetto pannelli fotovoltaici consente di diminuire considerevolmente la propria spesa per l'energia elettrica;

- Come per qualsiasi altro impianto domestico anche il costo di un impianto fotovoltaico si divide in:
- Costi iniziali di investimento
Realizzazione impianto, acquisto moduli e dispositivi.
- Costi di esercizio
La manutenzione annuale.
I costi si aggirano oggi attorno ai 7.000/8.000 per KW installato, e si prevedono ulteriori diminuzioni grazie ai numerosi passi in avanti compiuti nel campo della ricerca e del miglioramento tecnologico.
- Grazie alle incentivazioni previste con il Conto Energia è possibile produrre un reddito cedendo al Gestore della Rete Elettrica l'energia elettrica prodotta dai pannelli solari fotovoltaici;
- L’energia solare è una risorsa pulita e rinnovabile. Oggi, non solo consente di liberarci dal peso della bolletta elettrica, ma di migliorare la qualità di vita e di abbattere le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, consentendo così una riduzione dell'effetto serra: la produzione di un kWh di energia elettrica da fonte solare, se confrontata con pari produzione energetica da fonti fossili, consente di evitare l’emissione in atmosfera di 0,53 kg di anidride carbonica.
I pannelli fotovoltaici sono degli elementi in grado di trasformare l'energia solare in energia elettrica.
L’effetto fotovoltaico si realizza all’interno di alcuni materiali opportunamente trattati (es. silicio) nel momento in cui essi vengono colpiti dalle radiazioni solari: il risultato fisico di tale effetto è la produzione di energia elettrica.
Le celle fotovoltaiche sono collegate tra di loro in modo da formare un modulo (in genere composto mediamente da 36 celle), che genera una potenza di 50 Watt e riesce a caricare una batteria da 12V. I moduli fotovoltaici a loro volta possono essere collegati tra di loro in modo da generare una stringa ed un campo fotovoltaico.

Il “campo fotovoltaico”, colpito dalla radiazione solare, produrrà energia elettrica.

La potenza di picco (Wp) viene misurata in condizioni standard di insolazione e di temperatura (1.ooo W/mq. e 25°C).
Esistono due tipi di impianto:
- Impianto a moduli fotovoltaici per utenze isolate (stand alone) - questo tipo di impianti solari fotovoltaici produce energia, che viene utilizzata per caricare delle batterie, tipicamente a 12-24 Volt, tale energia sarà, poi, utilizzata nel momento di utilità. Normalmente questo tipo di impianto è utilizzato laddove il gestore non arriva con le proprie linee, in particolare per località molto isolate. Anche se in realtà, staccarsi completamente dall'Enel, può creare seri problemi nel momento in cui ci siano guasti, o giornate particolarmente nuvolose, oltre al fatto che comunque in linea di massima, da un punto di vista ecologico e pratico è più conveniente cedere l'energia prodotta direttamente all'Enel, piuttosto che conservarla in batterie costose e che una volta in disuso diverranno materiale altamente inquinante.
- Impianto a moduli fotovoltaici con connessione alla rete elettrica Enel in bassa tensione (grid connected) - questi tipi di impianti solari fotovoltaici producono corrente elettrica che viene immessa, una volta convertita in corrente alternata a 220 Volt, nella rete Enel, per essere usata da qualsiasi altro utente. Questo avviene attraverso un contatore speciale installato dall'Enel. La soluzione “grid connected” consente di cedere alla rete il surplus di energia prodotta e di assorbirne in caso di necessità, in tal modo potremmo pagare solo la differenza tra l’energia prodotta e quella consumata. Il costo di noleggio del contatore i cui sopra è di circa 30 euro l’anno e ciò costituisce un vantaggio economico (ma anche ambientale) se paragonato al costo delle batterie che servirebbero per immagazzinare l’energia prodotta; tale costo si aggira attorno ai 1000 euro ogni 10 anni circa; sotto il punto di vista ambientale va sottolineato, inoltre, il fatto che le batterie usate sono materiale molto inquinante e di difficile smaltimento.
La vita utile di una cella fotovoltaica si aggira attorno ai 25-30 anni. L'invecchiamento della cella è dovuto essenzialmente ai raggi ultravioletti che ne determinano una lenta e progressiva deteriorazione che provoca una minore trasparenza della struttura ai raggi solari e così con il passare del tempo ( il processo inizia in media a partire dai 15 anni di funzionamento) il rendimento della cella diminuisce fino ad esaurirsi completamente.
Il trasferimento dell'energia da una centrale fotovoltaica all'utenza avviene attraverso ulteriori dispositivi, necessari per trasformare ed adattare la corrente continua prodotta dai moduli alle esigenze dell'utenza finale. Il complesso di tali dispositivi prende il nome di BOS (Balance of System). Di esso fanno parte componenti come: l'inverter, il trasformatore, i quadri elettrici e i sistemi ausiliari di centrale.
Per determinare quale tipo di impianto scegliere tra le diverse soluzioni presenti sul mercato occorre, innanzitutto valutare le potenzialità solari del luogo in cui si vive. E' essenziale quindi prendere in considerazione tutti i diversi fattori prima di scegliere la soluzione impiantistica più adeguata alle proprie esigenze.